Page 1376 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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che la lodavano molto, un de' quali domandò a un di quegli chi l'aveva
fatta, rispose: "Il Gobbo nostro da Milano". Michelagnolo stette cheto e
quasi gli parve strano che le sue fatiche fussino attribuite a un altro; una
notte vi si serrò drento e con un lumicino, avendo portato gli scarpegli, vi

intagliò il suo nome. Et è veramente tale, che come a vera figura e viva,
disse un bellissimo spirito:



Bellezza et onestate,
e doglia e pièta in vivo marmo morte,

deh, come voi pur fate,

non piangete sì forte,

che anzi tempo risveglisi da morte,

e pur, mal grado suo,
nostro Signore e tuo

sposo, figliuolo e padre,

unica sposa sua figliuola e madre.



Laonde egli n'acquistò grandissima fama. E se bene alcuni, anzi goffi che
no, dicono che egli abbia fatto la Nostra Donna troppo giovane, non
s'accorgono e non sanno eglino che le persone vergini senza essere
contaminate si mantengano e conservano l'aria del viso loro gran tempo,

senza alcuna macchia, e che gli afflitti come fu Cristo fanno il contrario?
Onde tal cosa accrebbe assai più gloria e fama alla virtù sua che tutte
l'altre dinanzi.

Gli fu scritto di Fiorenza d'alcuni amici suoi che venisse, perché non era fuor
di proposito che di quel marmo che era nell'Opera guasto, il quale Pier
Soderini fatto gonfaloniere a vita allora di quella città aveva avuto

ragionamento molte volte di farlo condurre a Lionardo da Vinci, et era
allora in pratica di darlo a maestro Andrea Contucci dal Monte San Savino
eccellente scultore, che cercava di averlo; e Michelagnolo, quantunque
fussi dificile a cavarne una figura intera senza pezzi, al che fare non

bastava a quegl'altri l'animo di non finirlo senza pezzi, salvo che a lui, e ne
aveva avuto desiderio molti anni innanzi, venuto in Fiorenza tentò di
averlo.

Era questo marmo di braccia nove, nel quale per mala sorte un maestro
Simone da Fiesole aveva cominciato un gigante, e sì mal concio era quella

opera, che lo aveva bucato fra le gambe e tutto mal condotto e storpiato:
di modo che gli Operai di Santa Maria del Fiore, che sopra tal cosa erano,
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