Page 1381 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Roma, empierono la metà della piazza di S. Piero intorno a Santa Caterina
e fra la chiesa e 'l corridore che va a Castello, nel qual luogo Michelagnolo
aveva fatto la stanza da lavorar le figure et il resto della sepoltura; e
perché comodamente potessi venire a vedere lavorare, il Papa aveva fatto
fare un ponte levatoio dal corridore alla stanza, e per ciò molto famigliare
se l'era fatto, che col tempo questi favori gli dettono gran noia e
persecuzione, e gli generorono molta invidia fra gli artefici suoi. Di
quest'opera condusse Michelagnolo, vivente Giulio e dopo la morte sua,
quattro statue finite et otto abbozzate, come si dirà al suo luogo, e perché
questa opera fu ordinata con grandissima invenzione qui di sotto
narreremo l'ordine che egli pigliò. E perché ella dovessi mostrare maggior
grandezza volse che ella fussi isolata da poterla vedere da tutt'a quattro le
faccie, che in ciascuna era per un verso braccia dodici e per l'altre due
braccia diciotto, tanto che la proporzione era un quadro e mezzo. Aveva un
ordine di nicchie di fuori a torno a torno, le quali erano tramezzate da
termini vestiti dal mezzo in su, che con la testa tenevano la prima cornice,
e ciascuno termine con strana e bizzarra attitudine ha legato un prigione
ignudo, il qual posava coi piedi in un risalto d'un basamento. Questi
prigioni erano tutte le provincie soggiogate da questo Pontefice e fatte
obediente alla Chiesa apostolica; et altre statue diverse pur legate erano
tutte le virtù et arte ingegnose, che mostravano esser sottoposte alla
morte non meno che si fussi quel Pontefice che sì onoratamente le
adoperava. Su' canti della prima cornice andava quattro figure grandi: la
Vita attiva e la contemplativa, e S. Paulo e Moisè. Ascendeva l'opera sopra
la cornice in gradi diminuendo con un fregio di storie di bronzo e con altre
figure e putti et ornamenti a torno, e sopra era per fine due figure, che una
era il Cielo, che ridendo sosteneva in sulle spalle una bara insieme con
Cibele dea della terra, [e] pareva che si dolessi che ella rimanessi al
mondo priva d'ogni virtù per la morte di questo uomo, et il Cielo pareva
che ridessi che l'anima sua era passata alla gloria celeste. Era accomodato
che s'entrava et usciva per le teste della quadratura dell'opera nel mezzo
delle nicchie, e drento era caminando a uso di tempio in forma ovale, nel
quale aveva nel mezzo la cassa, dove aveva a porsi il corpo morto di quel
Papa; e finalmente vi andava in tutta quest'opera quaranta statue di
marmo senza l'altre storie, putti et ornamenti e tutte intagliate le cornici e
gli altri membri dell'opera d'architettura. Et ordinò Michelagnolo per più
facilità che una parte de' marmi gli fussin portati a Fiorenza, dove egli
disegnava tal volta farvi la state per fuggire la mala aria di Roma, dove in
più pezzi ne condusse di quest'opera una faccia di tutto punto, e di suo
mano finì in Roma due prigioni a fatto cosa divina, et altre statue che non
s'è mai visto meglio, che non si messono altrimenti in opera (ché furono da