Page 1385 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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perché fussi savio; e richiesto Sua Santità di parere se dovessi porre un
libro nella sinistra, gli disse: "Mettivi una spada, che io non so lettere".
Lasciò il Papa in sul banco di Messer Antonmaria da Lignano scudi mille per
finirla, la quale fu poi posta nel fine di sedici mesi che penò a condurla, nel

frontespizio della chiesa di San Petronio nella facciata dinanzi, come si è
detto, e della sua grandezza s'è detto. Questa statua fu rovinata da'
Bentivogli, e 'l bronzo di quella venduto al duca Alfonso di Ferrara, che ne
fece una artiglieria chiamata la Giulia, salvo la testa, la quale si trova nella

sua guardaroba.
Mentre che 'l Papa se n'era tornato a Roma e che Michelagnolo aveva

condotto questa statua, nella assenzia di Michelagnolo, Bramante, amico e
parente di Raffaello da Urbino, e per questo rispetto poco amico di
Michelagnolo, vedendo che il Papa favoriva et ingrandiva l'opere che faceva
di scoltura, andaron pensando di levargli dell'animo, che tornando

Michelagnolo, Sua Santità non facessi attendere a finire la sepoltura sua,
dicendo che pareva uno affrettarsi la morte et augurio cattivo il farsi in vita
il sepolcro, e' lo persuasono a far che nel ritorno di Michelagnolo Sua
Santità, per memoria di Sisto suo zio, gli dovessi far dipignere la volta della

cappella che egli aveva fatta in palazzo, et in questo modo pareva a
Bramante et altri emuli di Michelagnolo di ritrarlo dalla scoltura ove lo
vedeva perfetto, e metterlo in disperazione, pensando col farlo dipignere
che dovessi fare, per non avere sperimento ne' colori a fresco, opera men

lodata, e che dovessi riuscire da meno che Raffaello; e caso pure che e'
riuscissi il farlo, el facessi sdegnare per ogni modo col Papa, dove ne avessi
a seguire, o nell'uno modo o nell'altro, l'intento loro di levarselo dinanzi.
Così ritornato Michelagnolo a Roma e stando in proposito il Papa di non

finire per allora la sua sepoltura, lo ricercò che dipignessi la volta della
cappella. Il che Michelagnolo, che desiderava finire la sepoltura e
parendogli la volta di quella cappella lavor grande e dificile, e considerando
la poca pratica sua ne' colori, cercò con ogni via di scaricarsi questo peso

da dosso, mettendo perciò innanzi Raffaello. Ma tanto quanto più ricusava,
tanto maggior voglia ne cresceva al Papa, impetuoso nelle sue imprese, e
per arroto di nuovo dagli emuli di Michelagnolo stimolato, e spezialmente
da Bramante, che quasi il Papa, che era sùbito, si fu per adirare con

Michelagnolo. Là dove visto che perseverava Sua Santità in questo, si
risolvé a farla, et a Bramante comandò il Papa che facessi per poterla
dipignere il palco: dove lo fece impiccato tutto sopra canapi, bucando la
volta; il che da Michelagnolo visto dimandò Bramante come egli avea a

fare, finito che avea di dipignerla, a riturare i buchi; il quale disse: "E' vi si
penserà poi", e che non si poteva fare altrimenti. Conobbe Michelagnolo
che o Bramante in questo valeva poco, o che egl'era poco amico, e se ne
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