Page 1392 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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pittura veramente consideratissima. Ma più bella e più divina di questa e di
tutte l'altre ancora è la storia delle serpi di Moisè, la quale è sopra il
sinistro canto dello altare, conciò sia che in lei si vede la strage che fa de'
morti, il piovere, il pugnere et il mordere delle serpi, e vi apparisce quella

che Moisè messe di bronzo sopra il legno; nella quale storia vivamente si
conosce la diversità delle morti che fanno coloro che privi sono d'ogni
speranza per il morso di quelle. Dove si vede il veleno atrocissimo far di
spasmo e paura morire infiniti, senza il legare le gambe et avvolgere a le

braccia coloro che rimasti in quella attitudine che gli erano non si possono
muovere; senza le bellissime teste che gridano et arrovesciate si
disperano. Né manco belli di tutti questi sono coloro che riguardando il
serpente e sentendosi nel riguardarlo alleggerire il dolore e rendere la vita,

lo riguardano con affetto grandissimo, fra' quali si vede una femina che è
sostenuta da uno d'una maniera che e' si conosce non meno l'aiuto che l'è
porto da chi la regge, che il bisogno di lei in sì subita paura e puntura.
Similmente nell'altra, dove Assuero essendo in letto legge i suoi annali, son

figure molto belle, e tra l'altre vi si vegon tre figure a una tavola, che
mangiano, nelle quali rapresenta il consiglio che e' si fece di liberare il
popolo ebreo e di appiccare Aman; la quale figura fu da lui in scorto
straordinariamente condotta, avvenga che e' finse il tronco che regge la

persona di colui e quel braccio che viene innanzi non dipinti, ma vivi e
rilevati infuori, così con quella gamba che manda innanzi e simil parti che
vanno dentro; figura certamente fra le dificili e belle bellissima e
dificilissima. Che troppo lungo sarebbe a dichiarare le tante belle fantasie

d'atti diferenti dove tutta è la geonologia d'i padri cominciando da' figliuoli
di Noè per mostrare la Generazione di Gesù Cristo. Nelle qual figure non si
può dire la diversità delle cose, come panni, arie di teste et infinità di
capricci straordinari e nuovi e bellissimamente considerati; dove non è cosa

che con ingegno non sia messa in atto; e tutte le figure che vi sono son di
scorti bellissimi et artifiziosi, et ogni cosa che si ammira è lodatissima e
divina. Ma chi non amirerà e non resterà smarrito veggendo la terribilità
dell'Iona, ultima figura della cappella? Dove con la forza della arte la volta,

che per natura viene innanzi girata dalla muraglia, sospinta dalla
apparenza di quella figura che si piega indietro, apparisce diritta e vinta
dall'arte del disegno, ombre e lumi, pare che veramente si pieghi indietro.

O veramente felice età nostra, o beati artefici, che ben così vi dovete
chiamare, da che nel tempo vostro avete potuto al fonte di tanta chiarezza
rischiarare le tenebrose luci degli occhi e vedere fattovi piano tutto quel

che era dificile da sì maraviglioso e singulare artefice! Certamente la gloria
delle sue fatiche vi fa conoscere et onorare, da che ha tolto da voi quella
benda che avevate innanzi agli occhi della mente, sì di tenebre piena, e
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