Page 1450 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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avendo per ordine del magnifico Lorenzo Giotto, tanto tempo innanzi
morto, ricevuto una statua nel principal tempio, e fra' Filippo un sepolcro
bellissimo di marmo, a spese sue proprie, e molti altri in diverse occasioni,
utili et onori grandissimi; mosso da tutte queste cagioni, ho preso animo di
raccomandare a Vostra Eccellenzia illustrissima la petizione di questa
Accademia di potere onorare la virtù di Michelagnolo allievo e creatura
particulare della scuola del magnifico Lorenzo, che sarà a loro contento
straordinario, grandissima satisfazione all'universale, incitamento non
piccolo ai professori di quest'arti et a tutta Italia saggio del bell'animo e
pieno di bontà di Vostra Eccellenzia illustrissima, la quale Dio conservi
lungamente felice a beneficio de' popoli suoi e sostentamento della virtù.
Alla quale lettera detto signor Duca rispose così:
Reverendo nostro carissimo. La prontezza che ha dimostrato e dimostra
codesta Accademia per onorare la memoria di Michelagnolo Buonarruoti,
passato di questa a miglior vita, ci ha dato, dopo la perdita d'un uomo così
singolare, molta consolazione; e non solo volemo contentarla di quanto ci
ha domandato nel memoriale, ma procurare ancora che l'ossa di lui sieno
portate a Firenze, secondo che fu la sua voluntà, per quanto siamo avisati:
il che tutto scriviamo all'Accademia prefata [per infiammarla] tanto più a
celebrare in tutti i modi la virtù di tanto uomo. E Dio vi contenti.
Della lettera poi, o vero memoriale di cui si fa di sopra menzione, fatta
dall'Accademia al signor Duca, fu questo il proprio tenore:
Illustrissimo, etc. L'Accademia e gl'uomini della Compagnia del Disegno,
creata per grazia e favore di Vostra Eccellenzia illustrissima, sappiendo con
quanto studio et affezione ella abbia fatto per mezzo dell'oratore suo in
Roma venire il corpo di Michelagnolo Buonarruoti a Firenze, ragunatisi
insieme hanno unitamente diliberato di dovere celebrare le sue essequie in
quel modo che saperanno e potranno il migliore. Londe, sappiendo essi che
Sua Eccellenzia illustrissima era tanto osservata da Michelagnolo, quanto
ella amava lui, la suplicano che le piaccia per l'infinita bontà e liberalità sua
concedere loro: prima, che essi possano celebrare dette essequie nella
chiesa di San Lorenzo, edificata da' suoi maggiori, e nella quale sono tante
e sì bell'opere da lui fatte, così nell'architettura, come nella scultura, e
vicino alla quale ha in animo di volere che s'edifichi la stanza che sia quasi
un nido et un continuo studio dell'architettura, scultura e pittura a detta