Page 1575 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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vede di nuovo tutta. Et invitato dalla solitudine, feci in quel medesimo
luogo dimorando un quadro al detto Messer Ottaviano, nel quale dipinsi un
San Giovanni ignudo e giovinetto, fra certi scogli e massi e che io ritrassi
dal naturale di que' monti.
Né a pena ebbi finite quest'opere, che capitò a Camaldoli Messer Bindo
Altoviti, per fare dalla cella di Santo Alberigo, luogo di que' padri, una
condotta a Roma per via del Tevere, di grossi abeti, per la fabrica di San
Piero; il quale veggendo tutte l'opere da me state fatte in quel luogo, e per
mia buona sorte piacendogli, prima che di lì partisse, si risolvé che io gli
facessi per la sua chiesa di Santo Apostolo di Firenze una tavola. Per che
finita quella di Camaldoli con la facciata della cappella in fresco, dove feci
esperimento di unire il colorito a olio con quello, e riuscimmi assai
acconciamente, me ne venni a Fiorenza e feci la detta tavola. E perché
aveva a dare saggio di me a Fiorenza, non avendovi più fatto somigliante
opera, aveva molti concorrenti e desiderio di acquistare nome, mi disposi a
volere in quell'opera far il mio sforzo e mettervi quanta diligenza mi fusse
mai possibile. E per potere ciò fare scarico di ogni molesto pensiero, prima
maritai la mia terza sorella e comperai una casa principiata in Arezzo, con
un sito da fare orti bellissimi nel borgo di San Vito, nella miglior aria di
quella città. D'ottobre adunque l'anno 1540 cominciai la tavola di Messer
Bindo, per farvi una storia che dimostrassi la Concezione di Nostra Donna,
secondo che era il titolo della cappella. La qual cosa perché a me era assai
malagevole, avutone Messer Bindo et io il parere di molti comuni amici,
uomini litterati, la feci finalmente in questa maniera: figurato l'albero del
peccato originale nel mezzo della tavola, alle radici di esso come primi
trasgressori del comandamento di Dio feci ignudi Adamo et Eva, e dopo
agl'altri rami feci legati di mano in mano Abram, Isac, Iacob, Moisè, Aron,
Iosuè, Davit, e gl'altri Re successivamente secondo i tempi, tutti dico legati
per ambedue le braccia, eccetto Samuel e S. Giovanni Batista i quali sono
legati per un solo braccio, per essere stati santificati nel ventre. Al tronco
dell'albero feci avvolto con la coda l'antico serpente, il quale, avendo dal
mezzo in su forma umana, ha le mani legate di dietro; sopra il capo gli ha
un piede, calcandogli le corna, la gloriosa Vergine, che l'altro tiene sopra
una luna, essendo vestita di sole e coronata di dodici stelle. La qual
Vergine, dico, è sostenuta in aria dentro a uno splendore da molti Angeletti
nudi, illuminati dai raggi che vengono da lei, i quali raggi parimente,
passando fra le foglie dell'albero, rendono lume ai legati e pare che vadano
loro sciogliendo i legami con la virtù e grazia che hanno da colei donde
procedono. In cielo poi, cioè nel più alto della tavola sono due putti che
tengono in mano alcune carte, nelle quali sono scritte queste parole: "Quos
Evae culpa damnavit, Mariae gratia solvit". Insomma io non avea fino