Page 25 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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prodotto la bontà divina Michelagnolo Buonarroti; nel quale amendue
queste arti sì perfette rilucono e sì simili et unite insieme appariscono, che
i pittori delle sue pitture stupiscono, e gli scultori le sculture fatte da lui
ammirano e reveriscono sommamente. A costui, perché egli non avesse
forse a cercare da altro maestro dove agiatamente collocare le figure fatte
da lui, ha la natura donato sì fattamente la scienza dell'architettura, che
senza avere bisogno d'altrui, può e vale da sé solo et a queste e quelle
imagini da lui formate dare onorato luogo et ad esse conveniente: di
maniera che egli meritamente debbe esser detto scultore unico, pittore
sommo ed eccellentissimo architettore, anzi dell'architettura vero maestro.
E ben possiamo certo affermare che e' non errano punto coloro che lo
chiamano divino; poiché divinamente ha egli in sé solo raccolte le tre più
lodevoli arti e le più ingegnose che si truovino tra' mortali, e con esse, ad
essempio d'uno Iddio, infinitamente ci può giovare. E tanto basti per la
disputa fatta dalle parti, e per la nostra opinione.
E tornando oramai al primo proposito, dico che, volendo, per quanto si
estendono le forze mie, trarre dalla voracissima bocca del tempo i nomi
degli scultori, pittori ed architetti, che da Cimabue in qua sono stati in
Italia di qualche eccellenza notabile, e desiderando che questa mia fatica
sia non meno utile, che io me la sia proposta piacevole, mi pare
necessario, avanti che e' si venga all'istoria, fare sotto brevità una
introduzzione a quelle tre arti, nelle quali valsero coloro di chi io debbo
scrivere le vite; a cagione che ogni gentile spirito intenda primieramente le
cose più notabili delle loro professioni; et appresso, con piacere et utile
maggiore, possa conoscere apertamente in che e' fussero tra sé differenti,
e di quanto ornamento e comodità alle patrie loro, et a chiunque volle
valersi della industria e sapere di quelli.
Comincerommi dunque dall'architettura, come da la più universale e più
necessaria ed utile agli uomini, et al servizio et ornamento della quale
sono l'altre due; e brevemente dimostrerò la diversità delle pietre, le
maniere o modi dell'edificare con le loro proporzioni, et a che si conoschino
le buone fabbriche e bene intese. Appresso ragionando della scultura, dirò
come le statue si lavorino, la forma e la proporzione che si aspetta loro, e
quali siano le buone sculture, con tutti gli ammaestramenti più segreti e
più necessari. Ultimamente, discorrendo della pittura, dirò del disegno, de'
modi del colorire, del perfettamente condurre le cose, della qualità di esse
pitture, e di qualunque cosa che da questa dependa; de' musaici d'ogni
sorte, del niello, degli smalti, de' lavori alla damaschina, e finalmente poi
delle stampe delle pitture. E così mi persuado, che queste fatiche mie
diletteranno coloro che non sono di questi esercizi, e diletteranno e
gioveranno a chi ne ha fatto professione. Perché, oltra che nella