Page 255 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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turibile pien di fuoco, fu cagione che la tavola abruciasse, e che poi si
facesse, come sta oggi, da que' monaci l'altare interamente di marmo. In
quel medesimo luogo fece ancora il medesimo maestro, sopra un armario
che è in detta capella, in fresco una Trasfigurazione di Cristo ch'è molto
bella; e perché studiò, essendo a ciò molto inchinato dalla natura, in
Dioscoride le cose dell'erbe, piacendogli intendere la proprietà e virtù di
ciascuna d'esse, abandonò in ultimo la pittura e diedesi a stillare semplici e
cercargli con ogni studio; così di dipintore medico divenuto, molto tempo
seguitò quest'arte.
Finalmente, infermo di mal di stomaco, [o] come altri dicono, medicando di
peste, finì il corso della sua vita d'anni 74, l'anno 1384 che fu grandissima
peste in Fiorenza, essendo stato non meno esperto medico che diligente
pittore, perché, avendo infinite sperienze fatto nella medicina per coloro
che di lui ne' bisogni s'erano serviti, lasciò al mondo di sé bonissima fama
nell'una e nell'altra virtù. Disegnò Antonio con la penna molto
graziosamente e di chiaro scuro tanto bene, che alcune carte che di suo
sono nel nostro libro, dove fece l'archetto di Santo Spirito, sono le migliori
di que' tempi. Fu discepolo d'Antonio Gherardo Starnini fiorentino, il quale
molto lo immitò e gli fece onore non piccolo Paulo Ucello, che fu
similmente suo discepolo.
Il ritratto d'Antonio Viniziano è di sua mano in Camposanto in Pisa.
FINE DELLA VITA D'ANTONIO VINIZIANO PITTORE