Page 31 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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non molto grossa né larga, e similmente alcune maschere e mensole
lavorate, ma figure non mai. Questa pietra si lavora nel medesimo modo
che si lavora il porfido.

Più tenera poi di questa è il cipollaccio, pietra che si cava in diversi luoghi,
il quale è di color verde acerbo e gialletto, et ha dentro alcune macchie
nere quadre picciole e grandi, e così bianche, alquanto grossette; e si

veggono di questa sorte in più luoghi colonne grosse e sottili, e porte et
altri ornamenti, ma non figure. Di questa pietra è una fonte in Roma in
Belvedere, cioè una nicchia in un canto del giardino, dove sono le statue
del Nilo e del Tevere; la quale nicchia fece far papa Clemente Settimo col

disegno di Michelagnolo per ornamento d'un fiume antico, acciò in questo
campo fatto a guisa di scogli apparisce, come veramente fa, molto bello. Di
questa pietra si fanno ancora, segandola, tavole, tondi, ovati et altre cose
simili, che in pavimenti e altre forme piane fanno con l'altre pietre

bellissima accompagnatura e molto vago componimento. Questa piglia il
pulimento come il porfido et il serpentino, et ancora si sega come l'altre
sorti di pietra dette di sopra, e se ne trovano in Roma infiniti pezzi
sotterrati nelle ruine che giornalmente vengono a luce; e delle cose antiche

se ne sono fatte opere moderne, porte, et altre sorti d'ornamenti, che
fanno, dove elle si mettono, ornamento e grandissima bellezza.

Ècci un'altra pietra chiamata mischio dalla mescolanza di diverse pietre
congelate insieme e fatte tutt'una dal tempo e dalla crudezza dell'acque. E
di questa sorte se ne trova copiosamente in diversi luoghi, come ne' monti

di Verona, in quelli di Carrara, et in quei di Prato in Toscana, e ne' monti
dell'Imprunetta nel contado di Firenze. Ma i più begli e' migliori si sono
trovati, non ha molto, a S. Giusto a Monterantoli lontano da Fiorenza
cinque miglia; e di questi me n'ha fatto il signor duca Cosimo ornare tutte
le stanze nuove del palazzo in porte e camini, che sono riusciti molto belli;

e per lo giardino de' Pitti se ne sono dal medesimo luogo cavate colonne di
braccia sette, bellissime: et io resto maravigliato che in questa pietra si sia
trovata tanta saldezza. Questa pietra, perché tiene d'alberese, piglia

bellissimo pulimento, e trae in colore di paonazzo rossigno, macchiato di
vene bianche e giallicce. Ma le più fini sono nella Grecia e nell'Egitto, dove
sono molto più duri che i nostri italiani; e di questa ragion pietra se ne
trova di tanti colori, quanto la natura lor madre s'è di continuo dilettata e
diletta di condurre a perfezione. Di questi sì fatti mischi se ne veggono in

Roma ne' tempi nostri opere antiche e moderne, come colonne, vasi,
fontane, ornamenti di porte, e diverse incrostature per gli edifici e molti
pezzi ne' pavimenti. Se ne vede diverse sorti di più colori: chi tira al giallo

et al rosso, alcuni al bianco et al nero, altri al bigio et al bianco pezzato di
rosso e venato di più colori; così certi rossi, verdi, neri e bianchi che sono
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