Page 357 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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difficile. E così si consumò molto tempo, inanzi che fussino venuti quegli
architetti de' lor paesi, che eglino avevano di lontano fatti chiamare, con
ordine dato a' mercanti fiorentini che dimoravano in Francia, nella Magna,
in Inghilterra et in Ispagna; i quali avevano commissione di spendere ogni

somma di danari, per mandare ed ottenere da que' principi, i più
esperimentati e valenti ingegni che fussero in quelle regioni. Venuto l'anno
1420, furono finalmente ragunati in Fiorenza tutti questi maestri
oltramontani, e così quelli della Toscana e tutti gli ingegnosi artefici di

disegno fiorentini, e così Filippo tornò da Roma. Ragunaronsi dunque tutti
nella Opera di Santa Maria del Fiore, presenti i Consoli e gli Operai,
insieme con una scelta di cittadini i più ingegnosi, acciò che, udito sopra
questo caso l'animo di ciascuno, si risolvesse il modo di voltare questa

tribuna; chiamati dunque nella udienza, udirono a uno a uno l'animo di
tutti, e l'ordine che ciascuno architetto sopra di ciò aveva pensato. E fu
cosa bella il sentir le strane e diverse openioni in tale materia; perciò che
chi diceva di far pilastri murati da 'l piano della terra, per volgervi su gli

archi, e tenere le travate per reggere il peso; altri che egli era bene
voltarla di spugne, acciò fusse più leggieri il peso: e molti si accordavano a
fare un pilastro in mezzo, e condurla a padiglione, come quella di S.
Giovanni di Fiorenza. E non mancò chi dicesse che sarebbe stato bene

empierla di terra e mescolare quattrini fra essa, acciò che volta, dessino
licenzia che chi voleva di quel terreno potessi andare per esso; e così in un
subito il popolo lo portasse via senza spesa. Solo Filippo disse che si
poteva voltarla senza tanti legni e senza pilastri o terra, con assai minore

spesa di tanti archi e facilissimamente senza armadura.
Parve a' Consoli, che stavano ad aspettare quel bel modo, et agli Operai et

a tutti que' cittadini, che Filippo avesse detto una cosa da sciocchi, e se ne
feciono beffe ridendosi di lui; e si volsono, e li dissono ch'e' ragionasse
d'altro che quello era un modo da pazzi, come era egli. Perché, parendo a
Filippo di essere offeso, disse: "Signori, considerate che non è possibile

volgerla in altra maniera che in questa; e ancora che voi vi ridiate di me,
conoscerete (se non volete esser ostinati) non doversi né potersi far in
altro modo. Et è necessario, volendola condurre nel modo ch'io ho pensato,
che ella si giri col sesto di quarto acuto, e facciasi doppia, l'una volta di

dentro e l'altra di fuori, in modo che fra l'una e l'altra si cammini. Et in su le
cantonate degli angoli delle otto facce con le morse di pietra, s'incateni la
fabbrica per la grossezza similmente, con catene di legnami di quercia si
giri per le facce di quella. Et è necessario pensare a' lumi, alle scale et ai

condotti, dove l'acque nel piovere possino uscire. E nessuno di voi ha
pensato che bisogna avvertire che si possa fare i ponti di dentro per fare i
musaici et una infinità di cose difficili, ma io, che la veggo volta, conosco
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