Page 412 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI FRA' GIOVANNI DA FIESOLE DELL'ORDINE DE' FRATI

PREDICATORI PITTORE


Frate Giovanni Angelico da Fiesole, il quale fu al secolo chiamato Guido,
essendo non meno stato eccellente pittore e miniatore che ottimo

religioso, merita per l'una e per l'altra cagione che di lui sia fatta
onoratissima memoria. Costui, se bene arebbe potuto
commodissimamente stare al secolo, et oltre quello che aveva,

guadagnarsi ciò che avesse voluto con quell'arti che ancor giovinetto
benissimo fare sapeva, volle nondimeno, per sua sodisfazione e quiete,
essendo di natura posato e buono, e per salvare l'anima sua
principalmente, farsi relligioso dell'Ordine de' frati predicatori; perciò che se
bene in tutti gli stati si può servire a Dio, ad alcuni nondimeno pare di

poter meglio salvarsi ne' monasterii che al secolo. La qual cosa quanto ai
buoni succede felicemente, tanto per lo contrario riesce, a chi si fa
relligioso per altro fine, misera veramente et infelice.

Sono di mano di fra' Giovanni, nel suo convento di S. Marco di Firenze,
alcuni libri da coro miniati, tanto belli che non si può dir più; et a questi
simili sono alcuni altri, che lasciò in S. Domenico da Fiesole, con incredibile

diligenza lavorati. Ben è vero che a far questi fu aiutato da un suo maggior
fratello che era similmente miniatore et assai esercitato nella pittura. Una
delle prime opere che facesse questo buon padre di pittura, fu nella

Certosa di Fiorenza una tavola che fu posta nella maggior cappella del
cardinale degl'Acciaiuoli, dentro la quale è una Nostra Donna col Figliuolo
in braccio e con alcuni Angeli a' piedi, che suonano e cantano, molto belli,
e dagli lati sono S. Lorenzo, S. Maria Madalena, S. Zanobi e S. Benedetto. E
nella predella sono di figure piccole, storiette di que' Santi fatte con infinita

diligenza. Nella crociera di detta cappella, sono due altre tavole di mano
del medesimo: in una è la incoronazione di Nostra Donna, e nell'altra una
Madonna con due Santi, fatta con azzurri oltramarini bellissimi. Dipinse

dopo, nel tramezzo di S. Maria Novella, in fresco a canto alla porta
dirimpetto al coro, S. Domenico, S. Caterina da Siena e S. Piero martire et
alcune storiette piccole nella capella dell'incoronazione di Nostra Donna,
nel detto tramezzo. In tela fece nei portegli che chiudevano l'organo
vecchio, una Nunziata che è oggi in convento, dirimpetto alla porta del

dormentorio da basso, fra l'un chiostro e l'altro. Fu questo padre, per i
meriti suoi, in modo amato da Cosimo de' Medici, che avendo egli fatto
murare la chiesa e convento di S. Marco, gli fece dipignere in una faccia del

capitolo tutta la Passione di Gesù Cristo, e dall'uno de' lati tutti i Santi che
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