Page 52 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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quello sfogo lo faccia uscir di terra con grandezza, e serva che le cucine o
cantine sotto terra siano più vive di lumi e più alte di sfogo; il che anco
molto difende l'edificio da' terremuoti e altri casi di fortuna. Bisogna poi
che rappresenti il corpo dell'uomo nel tutto e nelle parti similmente, e che
per avere egli a temere i venti, l'acque e l'altre cose della natura, egli sia
fognato con ismaltitoi che tutti rispondino a un centro che porti via tutte
insieme le bruttezze et i puzzi che gli possano generare infermità. Per
l'aspetto suo primo, la facciata vuole avere decoro e maestà et essere
compartita come la faccia dell'uomo: la porta da basso et in mezzo, così
come nella testa ha l'uomo la bocca, donde nel corpo passa ogni sorte di
alimento; le finestre per gli occhi, una di qua e l'altra di là, servando
sempre parità, che non si faccia se non tanto di qua quanto di là negli
ornamenti o d'archi, o colonne, o pilastri, o nicchie, o finestre inginocchiate,
o vero altra sorte d'ornamento, con le misure et ordini che già s'è
ragionato, o dorici, o ionici, o corinti, o toscani. Sia il suo cornicione che
regge il tetto fatto con proporzione della facciata, secondo ch'egli è grande,
e che l'acqua non bagni la facciata e chi sta nella strada a sedere. Sia di
sporto secondo la proporzione dell'altezza e della larghezza di quella
facciata.
Entrando dentro, nel primo ricetto sia magnifico, e unitamente corrisponda
all'appiccatura della gola ove si passa, e sia svelto e largo, acciò che le
strette o de' cavalli o d'altre calche che spesso v'intervengono, non faccino
danno a lor medesimi nell'entrata o di feste o d'altre allegrezze. Il cortile,
figurato per il corpo, sia quadro et uguale, o vero un quadro e mezzo, come
tutte le parti del corpo, e sia ordinato di porte e di parità di stanze dentro
con belli ornamenti. Vogliono le scale publiche esser commode e dolci al
salire, di larghezza spaziose e d'altezza sfogate, quanto però comporta la
proporzione de' luoghi. Vogliono oltre acciò, essere ornate e copiose di
lumi, et almeno sopra ogni pianerottolo, dove si volta, avere finestre o altri
lumi; et insomma vogliono le scale in ogni sua parte avere del magnifico,
attesoché molti veggiono le scale e non il rimanente della casa. E si può
dire che elle sieno le braccia e le gambe di questo corpo; onde, sì come le
braccia stanno dagli lati dell'uomo, così deono queste stare dalle bande
dell'edificio. Né lascerò di dire che l'altezza degli scaglioni vuole essere un
quinto almeno, e ciascuno scaglione largo due terzi, cioè come si è detto,
nelle scale degli edifici publici, e negli altri a proporzione; perché quando
sono ripide non si possono salire né da' putti né da' vecchi, e rompono le
gambe. E questo membro è più difficile a porsi nelle fabriche, e per essere
il più frequentato che sia e più comune, avviene spesso, che per salvar le
stanze le guastiamo. E bisogna che le sale con le stanze di sotto faccino un
appartamento commune per la state, e diversamente le camere per più