Page 577 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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spazio et il freddo l'avessino ridotto così; onde lo fece reggere a Giovanni
et alla Maddalena tutti afflitti e piangenti. Lavorò in un'altra tavola un
Crucifisso con la Maddalena et ai piedi S. Girolamo, S. Giovanni Battista et
il beato Giovanni Colombini, fondatore di quella Religione, con infinita

diligenza. Queste tre tavole hanno patito assai e sono per tutto, negli scuri
e dove sono l'ombre, crepate; e ciò avviene perché quando si lavora il
primo colore che si pone sopra la mestica (perciò che tre mani di colori si
danno l'un sopra l'altro) non è ben secco, onde poi col tempo nello seccarsi

tirano per la grossezza loro e vengono ad aver forza di fare que' crepati; il
che Pietro non potette conoscere perché a punto ne' tempi suoi si cominciò
a colorire bene a olio. Essendo dunque dai fiorentini molto comendate
l'opere di Pietro, un priore del medesimo convento degl'Ingesuati, che si

dilettava dell'arte, gli fece fare in un muro del primo chiostro una Natività
coi Magi di minuta maniera, che fu da lui con vaghezza e pulitezza grande
a perfetto fine condotta; dove era un numero infinito di teste variate e
ritratti di naturale non pochi, fra i quali era la testa d'Andrea del Verrocchio

suo maestro. Nel medesimo cortile fece un fregio sopra gl'archi delle
colonne, con teste quanto il vivo, molto ben condotte; delle quali era una
quella del detto priore, tanto viva e di buona maniera lavorata, che fu
giudicata da peritissimi artefici la miglior cosa che mai facesse Pietro; al

quale fu fatto fare nell'altro chiostro, sopra la porta che andava in
reffettorio, una storia, quando papa Bonifazio conferma l'abito al beato
Giovanni Colombino, nella quale ritrasse otto di detti frati e vi fece una
prospettiva bellissima, che sfuggiva, la quale fu molto lodata e

meritamente, perché ne faceva Pietro professione particolare. Sotto a
questa, in un'altra storia, cominciava la Natività di Cristo con alcuni Angeli
e pastori, lavorata con freschissimo colorito; e sopra la porta del detto
oratorio fece in un arco tre mezze figure: la Nostra Donna, S. Girolamo et il

beato Giovanni, con sì bella maniera che fu stimata delle migliori opere che
mai Pietro lavorasse in muro. Era, secondo che io udii già raccontare, il
detto priore molto eccellente in fare gl'azzurri oltramarini, e però,
avendone copia, volle che Piero in tutte le sopra dette opere ne mettesse

assai; ma era nondimeno sì misero e sfiducciato, che non si fidando di
Pietro, voleva sempre esser presente quando egli azzurro nel lavoro
adoperava. Laonde Pietro, il quale era di natura intero e da bene, e non
disiderava quel d'altri se non mediante le sue fatiche, aveva per male la

diffidenza di quel priore, onde pensò di farnelo vergognare; e così presa
una catinella d'acqua, imposto che aveva o panni o altro, che voleva fare di
azzurro e bianco, faceva di mano in mano al priore, che con miseria
tornava al sacchetto, mettere l'oltramarino nell'alberello dove era acqua

stemperata; dopo, cominciandolo a mettere in opera, a ogni due
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