Page 625 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI PIERO DI COSIMO PITTOR FIORENTINO



Mentre che Giorgione et il Correggio con grande loro loda e gloria
onoravano le parti di Lombardia, non mancava la Toscana ancor ella di
belli ingegni, fra' quali non fu de' minimi Piero, figliuolo d'un Lorenzo orafo

et allievo di Cosimo Rosselli, e però chiamato sempre, e non altrimenti
inteso, che per Piero di Cosimo: poiché invero non meno si ha obligo e si
debbe riputare per vero padre quel che c'insegna la virtù e ci dà il bene

essere, che quello che ci genera e dà l'essere semplicemente. Questi dal
padre, che vedeva nel figliuolo vivace ingegno et inclinazione al disegno, fu
dato in cura a Cosimo, che lo prese più che volentieri, e fra molti discepoli
ch'egli aveva, vedendolo crescere, con gli anni e con la virtù gli portò
amore come a figliuolo e per tale lo tenne sempre. Aveva questo giovane

da natura uno spirito molto elevato et era molto stratto e vario di fantasia
dagli altri giovani che stavono con Cosimo per imparare la medesima arte.
Costui era qualche volta tanto intento a quello che faceva, che ragionando

di qualche cosa, come suole avvenire, nel fine del ragionamento,
bisognava rifarsi da capo a racontargnene, essendo ito col cervello ad
un'altra sua fantasia. Et era similmente tanto amico de la solitudine, che
non aveva piacere, se non quando pensoso da sé solo poteva andarsene
fantasticando e fare suoi castelli in aria. Onde aveva cagione di volergli

ben grande Cosimo suo maestro, perché se ne serviva talmente ne l'opere
sue, che spesso spesso gli faceva condurre molte cose che erano
d'importanza, conoscendo che Piero aveva e più bella maniera e miglior

giudizio di lui. Per questo lo menò egli seco a Roma, quando vi fu chiamato
da papa Sisto, per far le storie de la cappella, in una de le quali Piero fece
un paese bellissimo, come si disse ne la vita di Cosimo. E perché egli
ritraeva di naturale molto eccellentemente, fece in Roma di molti ritratti di
persone segnalate e particularmente quello di Verginio Orsino e di Ruberto

Sanseverino, i quali misse in quelle istorie. Ritrasse ancora poi il duca
Valentino figliuolo di papa Alessandro Sesto; la qual pittura oggi, che io
sappia, non si trova; ma bene il cartone di sua mano, et è appresso al

reverendo e virtuoso Messer Cosimo Bartoli, proposto di San Giovanni.
Fece in Fiorenza molti quadri a più cittadini, sparsi per le loro case, che ne
ho visti de' molto buoni, e così diverse cose a molte altre persone. E nel

noviziato di San Marco in un quadro una Nostra Donna ritta col Figliuolo in
collo, colorita a olio. E ne la chiesa di Santo Spirito di Fiorenza lavorò a la
cappella di Gino Capponi una tavola, che vi è dentro una Visitazione di

Nostra Donna, con San Nicolò et un S. Antonio, che legge con un par
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