Page 63 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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fa la cappa come all'altre figure grandi, armandola e mettendovi le
cannelle per i venti; la cuoce di poi, e ne cava la cera, e così il cavo si resta
netto, sì che agevolmente si possono gittare. Il simile si fa de' bassi e de'
mezzi rilievi e d'ogni altra cosa di metallo.

Finiti questi getti, l'artefice di poi con ferri appropriati, cioè bulini, ciappole,
strozzi, ceselli, puntelli, scarpelli, e lime lieva dove bisogna; e dove bisogna

spigne all'indietro e rinetta le bave, e con altri ferri che radono raschia e
pulisce il tutto con diligenza, et ultimamente con la pomice gli dà il
pulimento. Questo bronzo piglia col tempo per se medesimo un colore che
trae in nero, e non in rosso come quando si lavora. Alcuni con olio lo fanno

venire nero, altri con l'aceto lo fanno verde, et altri con la vernice li danno
il colore di nero, tale che ognuno lo conduce come più gli piace. Ma quello
che veramente è cosa maravigliosa, è venuto a' tempi nostri questo modo
di gettar le figure, così grandi come picciole, in tanta eccellenza, che molti

maestri le fanno venire nel getto in modo pulite, che non si hanno a
rinettare con ferri, e tanto sottili quanto è una costola di coltello. E, quello
che è più, alcune terre e ceneri che a ciò s'adoperano, sono venute in tanta
finezza, che si gettano d'argento e d'oro le ciocche della ruta, e ogni altra

sottile erba o fiore agevolmente e tanto bene, che così belli riescono come
il naturale. Nel che si vede questa arte essere in maggior eccellenza che
non era al tempo degli antichi.





Cap. XII. De' conii d'acciaio per fare le medaglie di bronzo o d'altri metalli, e come elle si
fanno di essi metalli, di pietre orientali e di cammei.


Volendo fare le medaglie di bronzo, d'argento o d'oro come già le fecero gli
antichi, debbe l'artefice primieramente con punzoni di ferro intagliare di

rilievo i punzoni nell'acciaio indolcito a fuoco, a pezzo per pezzo, come per
esemplo la testa sola di rilievo ammaccato in un punzone solo d'acciaio, e
così l'altre parti che si commettono a quella; fabbricati così d'acciaio tutti i

punzoni che bisognano per la medaglia, si temprano col fuoco, et in sul
conio dell'acciaio stemperato, che debbe servire per cavo e per madre della
medaglia, si va improntando a colpi di martello e la testa e l'altre parti a'
luoghi loro. E dopo l'avere improntato il tutto, si va diligentemente
rinettando e ripulendo e dando fine e perfezione al predetto cavo, che ha

poi a servire per madre. Hanno tuttavolta usato molti artefici d'incavare
con le ruote le dette madri in quel modo che si lavorano d'incavo i cristalli,
i diaspri, i calcidonii, le agate, gli ametisti, i sardonii, i lapislazuli, i crisoliti,

le corniuole, i cammei, e l'altre pietre orientali; et il così fatto lavoro fa le
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