Page 634 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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eccellenti architettori, alla resoluzione di gran parte del palazzo di S.
Giorgio e della chiesa di S. Lorenzo in Damaso fatto fare da Raffaello Riario
cardinale di S. Giorgio vicino a Campo di Fiore; che quantunque si sia poi
fatto meglio, fu non di meno, et è ancora per la grandezza sua, tenuta
comoda e magnifica abitazione, e di questa fabbrica fu esecutore uno
Antonio Montecavallo. Trovossi al consiglio dello accrescimento di San
Iacopo degli Spagnuoli in Navona e parimente alla deliberazione di Santa
Maria de Anima, fatta condurre poi da uno architetto todesco. Fu suo
disegno ancora il palazzo del cardinale Adriano da Corneto, in Borgo
Nuovo, che si fabricò adagio, e poi finalmente rimase imperfetto per la
fuga di detto cardinale; e parimente l'accrescimento della cappella
maggiore di Santa Maria del Populo fu suo disegno, le quali opere gli
acquistarono in Roma tanto credito che era stimato il primo architettore
per essere egli risoluto, presto e bonissimo inventore che da tutta quella
città fu del continuo ne' magior bisogni da tutti e' grandi adoperato; per il
che creato papa Iulio II l'anno 1503, cominciò a servirlo.
Era entrato in fantasia a quel Pontefice di acconciare quello spazio che era
fra belvedere e 'l palazzo ch'egli avessi forma di teatro quadro
abbracciando una valletta che era in mezzo al palazzo papale vecchio, e la
muraglia che aveva per abitazione del papa fatta di nuovo Innocenzio VIII;
e che da dua corridori che mettessino in mezzo questa valletta, si potessi
venire di belvedere in palazzo per logge, e così di palazzo per quelle
andare in belvedere, e che della valle per ordine di scale in diversi modi si
potesse salire sul piano di belvedere; per il che Bramante, che aveva
grandissimo giudizio et ingegno capriccioso in tal cose, spartì nel più basso
con duoi ordini d'altezze prima una loggia dorica bellissima, simile al
Coliseo de' Savegli, ma in cambio di mezze colonne misse pilastri, e tutta
di tivertini la murò; e sopra questa uno secondo ordine ionico sodo di
finestre, tanto che e' venne al piano delle prime stanze del palazzo papale
et al piano di quelle di belvedere, per far poi una loggia più di 400 passi
dalla banda di verso Roma, e parimente un'altra di verso il bosco, che l'una
e l'altra volse che mettessino in mezzo la valle ove spianata che ella era si
aveva a condurre tutta l'acqua di belvedere e fare una bellissima fontana;
di questo disegno finì Bramante il primo corridore che esce di palazzo e va
in belvedere dalla banda di Roma eccetto l'ultima loggia che dovea andar
di sopra; ma la parte verso il bosco riscontro a questa si fondò bene, ma
non si poté finire intervenendo la morte di Iulio e poi di Bramante; fu
tenuta tanto bella invenzione, che si credette che dagli antichi in qua Roma
non avessi veduto meglio. Ma come s'è detto dell'altro corridore rimasero
solo i fondamenti e penato a finirsi fino a questo giorno che Pio IIII gli ha
dato quasi perfezzione. Fecevi ancora la testata che è in belvedere allo