Page 691 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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numero de' cardinali e vescovi in pontificale che ministrano, vi ritrasse
molti ambasciatori et altre persone di naturale, e così certe figure con abiti
alla franzese, secondo che si usava in quel tempo. Nell'altra storia fece la
coronazione del detto re, nella quale è il papa et esso Francesco ritratti di

naturale, l'uno armato e l'altro pontificalmente. Oltra che tutti i cardinali,
vescovi, camerieri, scudieri, cubicularii, sono in pontificale a loro luoghi a
sedere ordinatamente come costuma la cappella, ritratti di naturale, come
Giannozo Pandolfini vescovo di Troia, amicissimo di Raffaello e molti altri

che furono segnalati in quel tempo. E vicino al re è un putto ginocchioni
che tiene la corona reale, che fu ritratto Ipolito de' Medici, che fu poi
cardinale e vice cancelliere, tanto pregiato et amicissimo non solo di
questa virtù, ma di tutte le altre: alle benignissime ossa del quali i' mi

conosco molto obbligato, poiché il principio mio, quale egli si fusse, ebbe
origine da lui.

Non si può scrivere le minuzie delle cose di questo artefice, ché invero ogni
cosa nel suo silenzio par che favelli; oltra i basamenti fatti sotto a queste
con varie figure di difensori e remuneratori della Chiesa, messi in mezzo da
varii termini e condotto tutto d'una maniera, che ogni cosa mostra spirito

et affetto e considerazione, con quella concordanzia et unione di colorito
l'una con l'altra, che migliore non si può imaginare. E perché la volta di
questa stanza era dipinta da Pietro Perugino suo maestro, Raffaello non la
volse guastar per la memoria sua e per l'affezzione che gli portava, sendo

stato principio del grado che egli teneva in tal virtù. Era tanta la grandezza
di questo uomo che teneva disegnatori per tutta Italia, a Pozzuolo e fino in
Grecia; né restò d'avere tutto quello che di buono per questa arte potesse
giovare. Perché seguitando egli ancora fece una sala, dove di terretta

erano alcune figure di Apostoli et altri Santi in tabernacoli; e per Giovanni
da Udine suo discepolo, il quale per contrafare animali è unico, fece in ciò
tutti quegli animali che papa Leone aveva: il camaleonte, i zibetti, le
scimie, i papagalli, i lioni, i liofanti et altri animali più stranieri. Et oltre che

di grottesche e vari pavimenti egli tal palazzo abbellì assai, diede ancora
disegno alle scale papali et alle logge cominciate bene da Bramante
architettore, ma rimase imperfette per la morte di quello e seguite poi col
nuovo disegno et architettura di Raffaello, che ne fece un modello di

legname con maggiore ordine et ornamento che non avea fatto Bramante.
Per che volendo papa Leone mostrare la grandezza della magnificenza e
generosità sua, Raffaello fece i disegni degli ornamenti di stucchi e delle
storie che vi dipinsero e similmente de' partimenti e quanto allo stucco et

alle grotesche fece capo di quella opera Giovanni da Udine; e sopra le
figure Giulio Romano, ancora che poco vi lavorasse, così Giovan Francesco,
il Bologna, Perino del Vaga, Pellegrino da Modona, Vincenzio da San
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