Page 692 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Gimignano e Polidoro da Caravaggio, con molti altri pittori che feciono
storie e figure et altre cose che accadevano per tutto quel lavoro. Il quale
fece Raffaello finire con tanta perfezzione che sino da Fiorenza fece
condurre il pavimento da Luca della Robbia. Onde certamente non può per

pitture, stucchi, ordine e belle invenzioni, né farsi, né imaginarsi di fare più
bell'opera. E fu cagione la bellezza di questo lavoro che Raffaello ebbe
carico di tutte le cose di pittura et architettura che si facevano in palazzo.

Dicesi ch'era tanta la cortesia di Raffaello, che coloro che muravano,
perché egli accomodasse gli amici suoi, non tirarono la muraglia tutta soda
e continuata, ma lasciarono sopra le stanze vecchie da basso alcune

aperture e vani da potervi riporre botti, vettine e legne, le quali buche e
vani fecero indebilire i piedi della fabbrica sì che è stato forza che si
riempia dappoi, perché tutta cominciava ad aprirsi. Egli fece fare a Gian
Barile in tutte le porte e' palchi di legname assai cose d'intaglio, lavorate e

finite con bella grazia. Diede disegni d'architettura alla vigna del papa, et
in Borgo a più case e particularmente al palazzo di Messer Giovan Batista
dall'Aquila, il quale fu cosa bellissima. Ne disegnò ancora uno al vescovo di
Troia, il quale lo fece fare in Fiorenza nella via di San Gallo. Fece a' monaci

neri di San Sisto in Piacenza la tavola dello altar maggiore dentrovi la
Nostra Donna con San Sisto e Santa Barbara, cosa veramente rarissima e
singulare. Fece per in Francia molti quadri e particularmente per il re San
Michele che combatte col diavolo, tenuto cosa maravigliosa. Nella quale

opera fece un sasso arsiccio per il centro della terra che fra le fessure di
quello usciva fuori con alcuna fiamma di fuoco e di zolfo; et in Lucifero
incotto et arso nelle membra con incarnazione di diverse tinte si scorgeva
tutte le sorti della collera che la superbia invelenita e gonfia adopera

contra chi opprime la grandezza di chi è privo di regno dove sia pace, e
certo di avere a provare continovamente pena. Il contrario si scorge nel
San Michele, che ancora che e' sia fatto con aria celeste, accompagnato
dalle armi di ferro e di oro, ha nondimeno bravura e forza e terrore, avendo

già fatto cader Lucifero, e quello con una zagaglia gettato rovescio;
insomma fu sì fatta questa opera che meritò averne da quel re
onoratissimo premio. Ritrasse Beatrice Ferrarese et altre donne e
particularmente quella sua et altre infinite.

Fu Raffaello persona molto amorosa et affezzionata alle donne, e di
continuo presto ai servigi loro. La qual cosa fu cagione che, continuando i

diletti carnali, egli fu dagl'amici, forse più che non conveniva, rispettato e
compiaciuto. Onde facendogli Agostin Ghigi, amico suo caro, dipignere nel
palazzo suo la prima loggia, Raffaello non poteva molto attendere a

lavorare per lo amore che portava ad una sua donna; per il che Agostino si
disperava di sorte, che per via d'altri e da sé, e di mezzi ancora, operò sì
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