Page 79 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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possono tenere: una con fare che il muro, se vi è dato su il bianco o a
fresco o in altro modo, si raschi, o se egli è restato liscio senza bianco ma
intonacato, vi si dia su due o tre mani di olio bollito e cotto, continoando di
ridarvelo su, sino a tanto che non voglia più bere; e poi, secco, si gli dà di

mestica o imprimatura, come si disse nel capitolo avanti a questo. Ciò fatto
e secco, possono gli artefici calcare o disegnare, e tale opera come la
tavola condurre al fine, tenendo mescolato continuo nei colori un poco di
vernice, perché facendo questo non accade poi vernicarla.

L'altro modo è che l'artefice di stucco di marmo e di matton pesto finissimo
fa un arricciato che sia pulito, e lo rade col taglio della cazzuola, perché il

muro ne resti ruvido; appresso gli dà una man d'olio di seme di lino, e poi
fa in una pignatta una mistura di pece greca e mastico e vernice grossa, e
quella bollita, con un pennel grosso si dà nel muro; poi si distende per
quello con una cazzuola da murar che sia di fuoco; questa intasa i buchi

dell'arricciato, e fa una pelle più unita per il muro. E poi ch'è secca, si va
dandole d'imprimatura o di mestica, e si lavora nel modo ordinario dell'olio,
come abbiamo ragionato. E perché la sperienza di molti anni mi ha
insegnato come si possa lavorar a olio in sul muro, ultimamente ho

seguitato nel dipigner le sale, camere et altre stanze del palazzo del duca
Cosimo, il modo che in questo ho per l'adietro molte volte tenuto; il qual
modo, brevemente, è questo: facciasi l'arricciato, sopra il quale si ha da far
l'intonaco di calce, di matton pesto e di rena, e si lasci seccar bene affatto;

ciò fatto, la materia del secondo intonaco sia calce, matton pesto stiacciato
bene, e schiuma di ferro, perché tutte e tre queste cose, cioè di ciascuna il
terzo, incorporate con chiara d'uova battute quanto fa bisogno, et olio di
seme di lino, fanno uno stucco tanto serrato, che non si può disiderar in

alcun modo migliore. Ma bisogna bene avvertire di non abbandonare
l'intonaco mentre la materia è fresca, perché fenderebbe in molti luoghi;
anzi è necessario, a voler che si conservi buono, non se gli levar mai
d'intorno con la cazzuola o vero mestola o cucchiara che vogliam dire,

insino a che non sia del tutto pulitamente disteso come ha da stare. Secco
poi che sia questo intonaco, e datovi sopra d'imprimatura o mestica, si
condurranno le figure e le storie perfettamente, come l'opere del detto
palazzo e molte altre possono chiaramente dimostrare a ciascuno.






Cap. XXIII. Del dipignere a olio su le tele.


Gli uomini per potere portare le pitture di paese in paese, hanno trovato la
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