Page 819 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 819





veggono. Et alla piazza della Dogana allato a S. Eustachio una facciata di
battaglie. E dentro in chiesa a man destra entrando si conosce una
cappellina con le figure dipinte da Polidoro. Fecero ancora sopra Farnese
un'altra de' Cepperelli, et una facciata dietro alla Minerva, nella strada che

va a' Maddaleni, dentrovi storie romane, nella quale, fra l'altre cose belle si
vede un fregio di fanciulli di bronzo contrafatti che trionfano, condotto con
grandissima grazia e somma bellezza. Nella faccia de' Buoni Auguri, vicino
alla Minerva, sono alcune storie di Romolo bellissime, cioè quando egli con

l'aratro disegna il luogo per la città, e quando gli avoltoi gli volano sopra;
dove, imitando gli abiti, le cere e le persone antiche, pare veramente che
gli uomini siano quelli istessi. E nel vero che di tal magisterio nessuno ebbe
mai in quest'arte né tanto disegno, né più bella maniera, né sì gran pratica

o maggior prestezza. E ne resta ogni artefice sì maravigliato, ogni volta che
quelle vede, ch'è forza stupire che la natura abbia in questo secolo potuto
avere forza di farci per tali uomini veder i miracoli suoi.

Fecero ancora, sotto Corte Savella, nella casa che comperò la signora
Gostanza, quando le Sabine son rapite; la qual istoria fa conoscere non
meno la sete et il bisogno del rapirle, che la fuga e la miseria delle

meschine portate via da diversi soldati, et a cavallo et in diversi modi. E
non sono in questa sola simili avvertimenti, ma anco e molto più nelle
istorie di Muzio e d'Orazio, e la fuga di Porsena re di Toscana. Lavorarono
nel giardino di Messer Stefano dal Bufalo, vicino alla fontana di Trevi, storie

bellissime del fonte di Parnaso. E vi fecero grottesche e figure piccole,
colorite molto bene. Similmente nella casa del Baldassino, da S. Agostino,
fecero graffiti e storie, e nel cortile alcune teste d'imperatori sopra le
finestre. Lavorarono in Monte Cavallo vicino a S. Agata una facciata

dentrovi infinite e diverse storie, come quando Tuzia vestale porta dal
Tevere al tempio l'acqua nel crivello, e quando Claudia tira la nave con la
cintura. E così lo sbaraglio che fa Camillo, mentre che Brenno pesa l'oro. E
nella altra facciata doppo il cantone, Romolo et il fratello alle poppe della

lupa, e la terribilissima pugna d'Orazio, che mentre solo fra mille spade
difende la bocca del ponte, ha dietro a sé molte figure bellissime, che in
diverse attitudini con grandissima sollecitudine, co' picconi tagliano il
ponte. Èvvi ancora Muzio Scevola, che nel cospetto di Porsena abbrucia la

sua stessa mano che aveva errato nell'uccidere il ministro in cambio del re;
dove si conosce il disprezzo del re et il desiderio della vendetta. E dentro in
quella casa fecero molti paesi. Lavorarono la facciata di S. Pietro in Vincola
e le storie di S. Pietro in quella con alcuni profeti grandi. E fu tanto nota

per tutto la fama di questi maestri, per l'abbondanza del lavoro, che furono
cagione le publiche pitture da loro con tanta bellezza lavorate, che
meritarono lode grandissima in vita, et infinita et eterna, per l'imitazione,
   814   815   816   817   818   819   820   821   822   823   824