Page 87 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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resti nel mondo a chi verrà dopo, se pure si spegnessero l'altre spezie della
pittura, un lume che tenga accesa la memoria de' pittori moderni; e così
hanno contrafatto con mirabile magisterio storie grandissime, che non solo
si potrebbono mettere ne' pavimenti dove si camina, ma incrostarne
ancora le facce delle muraglie e d'i palazzi, con arte tanto bella e
meravigliosa, che pericolo non sarebbe, ch'el tempo consumasse il disegno
di coloro che sono rari in questa professione; come si può vedere nel
Duomo di Siena cominciato prima da Duccio Sanese e poi da Domenico
Beccafumi a' dì nostri seguitato et augumentato.
Questa arte ha tanto del buono e del nuovo e del durabile, che per pittura
commessa di bianco e nero poco più si puote desiderare di bontà e di
bellezza. Il componimento suo si fa di tre sorte marmi che vengono de'
monti di Carrara; l'uno de' quali è bianco finissimo e candido, l'altro non è
bianco, ma pende in livido, che fa mezzo a quel bianco; et il terzo è un
marmo bigio di tinta che trae in argentino, che serve per iscuro. Di questi
volendo fare una figura, se ne fa un cartone di chiaro e scuro con le
medesime tinte; e ciò fatto, per i dintorni di que' mezzi e scuri e chiari, a'
luoghi loro si commette nel mezzo con diligenza il lume di quel marmo
candido, e così i mezzi, e gli scuri allato a quei mezzi, secondo i dintorni
stessi che nel cartone ha fatto l'artefice. E quando ciò hanno commesso
insieme, e spianato di sopra tutti i pezzi de' marmi così chiari, come scuri e
come mezzi, piglia l'artefice che ha fatto il cartone un pennello di nero
temperato, quando tutta l'opra è insieme commessa in terra, e tutta sul
marmo la tratteggia e proffila dove sono gli scuri, a guisa che si contorna,
tratteggia e proffila con la penna una carta che avesse disegnata di
chiaroscuro. Fatto ciò lo scultore viene incavando coi ferri tutti quei tratti e
proffili che il pittore ha fatti, e tutta l'opra incava dove ha disegnato di nero
il pennello. Finito questo, si murano ne' piani a pezzi a pezzi; e finito, con
una mistura di pegola nera bollita o asfalto e nero di terra, si riempiono
tutti gli incavi che ha fatti lo scarpello; e poi che la materia è fredda et ha
fatto presa, con pezzi di tufo vanno levando e consumando ciò che sopra
avanza, e con rena, mattoni e acqua si va arrotando e spianando tanto,
che il tutto resti ad un piano, cioè il marmo stesso et il ripieno: il che fatto,
resta l'opera in una maniera ch'ella pare veramente pittura in piano, et ha
in sé grandissima forza con arte e con maestria.
Laonde è ella molto venuta in uso per la sua bellezza et ha causato ancora
che molti pavimenti di stanze oggi si fanno di mattoni, che siano una parte
di terra bianca, cioè di quella che trae in azzurrino quando ella è fresca e
cotta diventa bianca, e l'altra della ordinaria da fare mattoni, che viene
rossa quando ella è cotta. Di queste due sorti si sono fatti pavimenti
commessi di varie maniere a spartimenti; come ne fanno fede le sale