Page 91 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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pezzi in dette piastre, posate sopra il detto cartone, con un pennello di
biacca, et a ciascun pezzo s'assegna il suo numero per ritrovargli più
facilmente nel commettergli; i quali numeri, finita l'opera, si scancellano.
Fatto questo, per tagliargli a misura si piglia un ferro appuntato affocato,

con la punta del quale avendo prima con una punta di smeriglio intaccata
alquanto la prima superficie dove si vuole cominciare, e con un poco di
sputo bagnatovi, si va con esso ferro lungo que' dintorni, ma alquanto
discosto: et a poco a poco muovendo il predetto ferro, il vetro si inclina e si

spicca dalla piastra. Di poi con una punta di smeriglio si va rinettando detti
pezzi e levandone il superfluo, e con un ferro, che e' chiamano grisatoio o
vero topo, si vanno rodendo i dintorni disegnati, tale ch'e' venghino giusti
da poterli commettere per tutto.

Così, dunque, commessi i pezzi di vetro, in su una tavola piana si
distendono sopra il cartone e si comincia a dipignere per i panni l'ombra di

quegli la quale vuol essere di scaglia di ferro macinata, e d'un'altra ruggine
che alle cave del ferro si trova, la quale è rossa, o vero matita rossa e dura
macinata, e con queste si ombrano le carni, cangiando quelle col nero e
rosso, secondo che fa bisogno. Ma prima è necessario alle carni velare con

quel rosso tutti i vetri, e con quel nero fare il medesimo a' panni con
temperargli con la gomma, a poco a poco dipignendoli et ombrandoli come
sta il cartone. Et appresso dipinti che e' sono, volendoli dare lumi fieri si ha
un pennello di setole corto e sottile, e con quello si graffiano i vetri in su il

lume, e levasi di quel panno che aveva dato per tutto il primo colore, e con
l'asticciuola del pennello si va lumeggiando i capegli, le barbe, i panni, i
casamenti e' paesi come tu vuoi.

Sono però in questa opera molte difficultà, e chi se ne diletta può mettere
varii colori sul vetro; perché segnando su un colore rosso un fogliame o
cosa minuta, volendo che a fuoco venga colorito d'altro colore, si può

squamare quel vetro quanto tiene il fogliame, con la punta d'un ferro che
levi la prima scaglia del vetro, cioè il primo suolo, e non la passi; perché
faccendo così, rimane il vetro di color bianco, e se gli dà poi quel rosso

fatto di più misture, che nel cuocere mediante lo scorrere diventa giallo. E
questo si può fare su tutti i colori; ma il giallo meglio riesce sul bianco che
in altri colori, l'azzurro a campirlo divien verde nel cuocerlo, perché il giallo
e l'azzurro mescolati fanno color verde. Questo giallo non si dà mai se non
dietro dove non è dipinto, perché mescolandosi e scorrendo guasterebbe e

si mescolarebbe con quello, il quale cotto rimane sopra grosso il rosso, che
raschiato via con un ferro vi lascia giallo. Dipinti che sono i vetri, vogliono
esser messi in una tegghia di ferro con un suolo di cenere stacciata e

calcina cotta mescolata, et a suolo a suolo i vetri parimente distesi e
ricoperti dalla cenere istessa, poi posti nel fornello, il quale a fuoco lento a
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