Page 94 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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frassinella, ch'è una pietra da dare filo ai ferri, e con rena da bicchieri si
sfrega, e con acqua chiara, finché si truovi il suo piano. E quando è finito di
levare il tutto, si rimette nel fuoco medesimo, acciò il lustro nello scorrere
l'altra volta vada per tutto. Fassene d'un'altra sorte a mano, che si pulisce

con gesso di Tripoli e con un pezzo di cuoio, del quale non accade fare
menzione; ma di questo l'ho fatta, perché essendo opra di pittura, come le
altre, m'è paruto a proposito.





Cap. XXXIIII. Della tausìa, cioè lavoro alla damaschina.


Hanno ancora i moderni ad imitazione degli antichi rinvenuto una spezie di

commettere ne' metalli intagliati d'argento o d'oro, facendo in essi lavori
piani o di mezzo o di basso rilievo, et in ciò grandemente gli hanno
avanzati. E così abbiamo veduto nello acciaio l'opere intagliate a la tausìa,

altrimenti detta a la damaschina, per lavorarsi di ciò in Damasco e per
tutto il Levante eccellentemente. Laonde, veggiamo oggi di molti bronzi et
ottoni e rami commessi di argento et oro con arabeschi, venuti di que'
paesi: e negli antichi abbiamo veduto anelli d'acciaio con mezze figure e
fogliami molto belli. E di questa spezie di lavoro se ne son fatte a' dì nostri

armadure da combattere, lavorate tutte d'arabeschi d'oro commessi, e
similmente staffe, arcioni di selle e mazze ferrate; et ora molto si
costumano i fornimenti delle spade, de' pugnali, de' coltelli e d'ogni ferro

che si voglia riccamente ornare e guernire; e si fa così: cavasi il ferro in
sotto squadra, e per forza di martello si commette l'oro in quello, fattovi
prima sotto una tagliatura a guisa di lima sottile, sì che l'oro viene a
entrare ne' cavi di quella et a fermarvesi. Poi con ferri si dintorna o con
garbi di foglie o con girare di quel che si vuole, e tutte le cose co' fili d'oro

passati per filiera si girano per il ferro, e col martello s'amaccano e
fermano nel modo di sopra. Avvertiscasi nientedimeno che i fili siano più
grossi et i proffili più sottili, acciò si fermino meglio in quelli. In questa

professione infiniti ingegni hanno fatto cose lodevoli, e tenute
maravigliose; e però non ho voluto mancare di farne ricordo, dependendo
dal commettersi, et essendo scultura e pittura, cioè cosa che deriva dal
disegno.






Cap. XXXV. De le stampe di legno e del modo di farle e del primo inventor loro, e come con
tre stampe si fanno le carte che paiono disegnate, e mostrano il lume, il mezzo e l'ombre.
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