Page 983 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Cristo che porta la croce, dipinto in pietra dal mezzo in su, che fu cosa
molto lodata, e massimamente nella testa e nelle mani, nelle quali parti
era Bastiano veramente eccellentissimo.

Non molto dopo, essendo venuta a Roma la nipote del Papa, che fu poi et
è ancora reina di Francia, fra' Sebastiano la cominciò a ritrarre, ma non
finita si rimase nella guardaroba del Papa. E poco appresso, essendo il

cardinale Ippolito de' Medici innamorato della signora Giulia Gonzaga, la
quale allora si dimorava a Fondi, mandò il detto cardinale in quel luogo
Sebastiano, accompagnato da quattro cavai leggeri, a ritrarla. Et egli in
termine d'un mese fece quel ritratto; il quale, venendo dalle celesti

bellezze di quella signora e da così dotta mano, riuscì una pittura divina;
onde, portata a Roma, furono grandemente riconosciute le fatiche di
quell'artefice dal cardinale che conobbe questo ritratto, come veramente
era, passar di gran lunga quanti mai n'aveva fatto Sebastiano infino a quel

giorno. Il qual ritratto fu poi mandato al re Francesco in Francia, che lo fe
porre nel suo luogo di Fontanableò.

Avendo poi cominciato questo pittore un nuovo modo di colorire in pietra,
ciò piaceva molto a' popoli, parendo che in quel modo le pitture
diventassero eterne e che né il fuoco, né i tarli potessero lor nuocere. Onde
cominciò a fare in queste pietre molte pitture, ricignendole con ornamenti

d'altre pietre mischie, che fatte lustranti facevano accompagnatura
bellissima. Ben è vero che, finite, non si potevano né le pitture, né
l'ornamento, per lo troppo peso, né muovere, né trasportare se non con

grandissima difficultà. Molti dunque tirati dalla novità della cosa e dalla
vaghezza dell'arte, gli davano arre di danari perché lavorasse per loro, ma
egli, che più si dilettava di ragionarne che di farle, mandava tutte le cose
per la lunga. Fece non di meno un Cristo morto e la Nostra Donna in una
pietra, per don Ferrante Gonzaga, il quale lo mandò in Ispagna con un

ornamento di pietra, che tutto fu tenuto opera molto bella, et a Sebastiano
fu pagata quella pittura cinquecento scudi da Messer Niccolò da Cortona,
agente in Roma del cardinale di Mantova.

Ma in questo fu Bastiano veramente da lodare, perciò che dove Domenico
suo compatriota, il quale fu il primo che colorisse a olio in muro, e dopo lui
Andrea dal Castagno, Antonio e Piero del Pollaiuolo, non seppero trovar

modo che le lor figure a questo modo fatte non diventassino nere, né
invecchiassero così presto, lo seppe trovar Bastiano. Onde il Cristo alla
colonna, che fece in San Piero a Montorio, infino ad ora non ha mai mosso

et ha la medesima vivezza e colore che il primo giorno: perché usava
costui questa così fatta diligenza, che faceva l'arricciato grosso della
calcina con mistura di mastice e pece greca, e quelle insieme fondate al
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