Page 996 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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passati che già gli furono studio nella sua età puerile, e così ancora quelle
di que' maestri che vivevano allora de' più celebrati e tenuti migliori in
quella città, nella quale per opera degl'amici gli fu allogato un lavoro, come
di sotto si dirà.
Avenne che, trovandosi un giorno seco per fargli onore molti artefici,
pittori, scultori, architetti, orefici et intagliatori di marmi e di legnami, che
secondo il costume antico si erano ragunati insieme, chi per vedere et
accompagnare Perino et udire quello che e' diceva, e molti per veder che
differenza fusse fra gli artefici di Roma e quegli di Fiorenza nella pratica -
et i più v'erano per udire i biasimi e le lode che sogliono spesso dire gli
artefici l'un de l'altro - avvenne, dico, che così ragionando insieme d'una
cosa in altra, pervennero, guardando l'opere e vecchie e moderne per le
chiese, in quella del Carmine per veder la cappella di Masaccio. Dove
guardando ognuno fisamente e moltiplicando in varii ragionamenti in lode
di quel maestro, tutti affermarono maravigliarsi che egli avesse avuto tanto
di giudizio che egli in quel tempo, non vedendo altro che l'opere di Giotto,
avesse lavorato con una maniera sì moderna nel disegno, nella imitazione
e nel colorito, che egli avesse avuto forza di mostrare, nella facilità di
quella maniera, la difficultà di quest'arte; oltreché nel rilievo e nella
resoluzione e nella pratica non ci era stato nessuno di quegli che avevano
operato, che ancora lo avesse raggiunto. Piacque assai questo
ragionamento a Perino, e rispose a tutti quegli artefici, che ciò dicevano,
queste parole: "Io non niego quel che voi dite che non sia, e molto più
ancora, ma che questa maniera non ci sia chi la paragoni negherò io
sempre; anzi dirò, se si può dire, con sopportazione di molti, non per
dispregio, ma per il vero, che molti conosco e più risoluti e più graziati; le
cose de' quali non sono manco vive in pittura di queste, anzi molto più
belle. E mi duole in servigio vostro, io che non sono il primo dell'arte, che
non ci sia luogo qui vicino da potervi fare una figura che, innanzi che io mi
partisse di Fiorenza, farei una prova, allato a una di queste in fresco
medesimamente, acciò che voi col paragone vedeste se ci è nessuno fra i
moderni che l'abbia paragonato". Era fra costoro un maestro tenuto il
primo in Fiorenza nella pittura, e come curioso di veder l'opere di Perino e
forse per abbassarli lo ardire, messe innanzi un suo pensiero, che fu
questo: "Se bene egli è pieno", diss'egli, "costì ogni cosa, avendo voi
cotesta fantasia, che è certo buona e da lodare, egli è qua al dirimpetto
dove è il San Paolo di sua mano, non meno buona e bella figura che si sia
ciascuna di queste della cappella, uno spazio: agevolmente potrete
mostrarci quello che voi dite, faccendo un altro Apostolo allato, o volete a
quel San Piero di Masolino, o allato al San Paolo di Masaccio". Era il San
Piero più vicino alla finestra et eraci migliore spazio e miglior lume, et oltre